Monica Maggioni, presidente della RAI, nella lettera inviata al Comitato di Redazione della testata VITA espressamente sostiene di ritenere che, «specie nel contesto del servizio pubblico, non sia possibile ignorare o trascurare questo tipo di tematiche. Per questo ringrazio per la segnalazione (fatta dai numerosi social e dalla testata VITA, ndr) e le posso assicurare che sarà mia cura entrare in contatto con la produzione per garantire che le nostre strutture editoriali possano essere a conoscenza dell’esistenza della possibilità di valorizzare questo prodotto, ovviamente nel pieno rispetto delle prerogative editoriali di ciascuno».
Anche noi – come fa il comitato di Redazione di VITA – da semplici cittadini ringraziamo per la sensibilità e per la risposta che viene dalla RAI. Anche noi riteniamo che il servizio pubblico radio televisivo che pagano i cittadini con il canone non possa, come invece fatto sinora negli anni, totalmente ignorare il tema delle carceri e della giustizia. Saremmo contenti se ciò accadesse davvero.
Purtroppo, negli anni, abbiamo dovuto constatare il contrario: il servizio pubblico ha trattato il tema della giustizia e quello delle carceri, ignorandoli totalmente quando addirittura censurandoli. Persino il Papa e il Presidente della Repubblica (Napolitano) quando si sono occupati di Carcere e, soprattuto quando si sono occupati di amnistia, sono stati censurati.
Ricordate il discorso inviato dal Presidente alle Camere? No?, ecco, appunto.
Di seguito, il Treiler del docufilm di Ambrogio Crespi, con Sergio D’Elia ed Elisabetta Zamparutti.
Una produzione Nessuno Tocchi Caino e Index Production in collaborazione con Radio Radicale , la Casa di Reclusione di Opera e il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.