#Precari della #scuola, carne da macello senza diritti

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di Antonino Tindiglia*

Che politici che ci ritroviamo, siamo passati da De Gasperi, Togliatti, a Berlusconi, Gasparri ed ora a Renzi, Verdini con tutta la combriccola: una escalation in negativo.
Ma noi cittadini abbiamo lo strumento perché finisca questa razzia della democrazia.  Ancora altri interventi sulla scuola distruttivi, e non è finita, aspettiamo le deleghe. Leggi tutto “#Precari della #scuola, carne da macello senza diritti”

Calabria, piano assunzioni de #labuonascuola. In corso la fase “zero”

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Giovedì 30, venerdì 31 luglio e sabato 1 agosto é stata la volta dei docenti (infanzia, primaria, secondaria, sia posti comuni sia sostengo) inseriti nelle graduatorie di merito del concorso 2012; da martedì 4 agosto cominciano invece le convocazioni dei docenti inseriti nelle GaE. Ulteriori info sul sito www.calabria.istruzione.it

La Gilda insegnanti era lì, con il prof. Maesano, il coordinatore provinciale Aldo,Trapuzzano e il sottoscritto.

#LaBuonaScuola arriva al Senato. A pensar male si fa peccato?

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Rappresentazione di una seduta del Senato: Cicerone denuncia Catilina, affresco del XIX secolo
Rappresentazione di una seduta del Senato: Cicerone denuncia Catilina, affresco del XIX secolo

Dopo l’approvazione alla Camera il 20 maggio, il disegno di legge di Riforma del sistema nazionale di istruzione ecc., arriverà oggi in Commissione Cultura del Senato. Lunedì scorso c’è stato un incontro tra il Ministro Giannini e i Sindacati che – come è stato reso noto dalle stesse sigle sindacali – si è concluso con un nulla di fatto.

di Giuseppe Candido (*) Leggi tutto “#LaBuonaScuola arriva al Senato. A pensar male si fa peccato?”

#Labuonascuola con gli insegnanti malpagati

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Insegnare è un lavoro bellissimo, peccato che gli insegnanti siano malpagati: è un’ingiustizia. Lo ha detto persino il Papa.

Aggiungiamo che, per migliorare la scuola bisogna investire su chi la scuola la fa!

Di Giuseppe Candido (@ilCandido)

Dopo tante polemiche sul taglio (ventilato) degli scatti di anzianità che dovevano essere sostituiti da quelli di merito, Matteo Renzi ha fatto marcia indietro e, nel disegno di legge sulla scuola, per valorizzare il “merito del personale docente”, si prevede l’istituzione (ma solo a decorrere dal 2016) di un fondo di 200 milioni di euro l’anno da ripartire tra tutte le scuole della Repubblica di ogni ordine e grado in proporzione agli organici. Ma sarà comunque il dirigente scolastico ad assegnare annualmente la somma al 20% dei “suoi” docenti che riterrà più meritevoli.  Leggi tutto “#Labuonascuola con gli insegnanti malpagati”

#Scuola: che c’azzeccano tutte quelle deleghe con l’urgenza dei #precari?

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Il ddl sulla scuola presentato giovedì 12 marzo col titolo “Disposizioni in materia di autonomia scolastica, offerta formativa, assunzioni e formazione del personale docente, dirigenza scolastica, edilizia scolastica e semplificazione amministrativa”, è un vero pastrocchioC’è di tutto e di più. Deleghe in bianco che, qualora il testo del ddl fosse approvato così com’è me, daranno il “potere” al Governo Renzi per stravolgere l’intero sistema dell’Istruzione pubblica statale attraverso una serie di decreti legislativi delegati.

di Giuseppe Candido Leggi tutto “#Scuola: che c’azzeccano tutte quelle deleghe con l’urgenza dei #precari?”

#LaBuonaScuola … che non vorrei

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di Giuseppe Candido

Con lo slogan “professori scelti dei presidi” e “soldi a chi merita”, durante il Consiglio dei Ministri giovedì 12 marzo e relativa conferenza stampa, “la buona scuola” di Renzi ha finalmente visto la “luce” in un disegno di legge. Dopo aver posto in consultazione online un documento di 136 pagine per oltre due mesi, e dopo aver rinunciato a varare la riforma per decreto legge con procedura d’urgenza, adesso il disegno di legge varato dal Consiglio dei Ministri che dovrà essere approvato in Parlamento, è di sole ventidue pagine. E il grande piano d’assunzioni passa da 148.100 precari a poco più di 100mila. Nella conferenza stampa il premier – da grande comunicatore – l’ha definito “una rivoluzione culturale”. Leggi tutto “#LaBuonaScuola … che non vorrei”

#LaBuonaScuola, e la vecchia concezione aziendale dell’istruzione 

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di Gianluigi Dotti {*}

Pubblicato su Cronache del Garantista il 7 marzo 2015

Dalla metà del mese di settembre 2014 il Governo sta promuovendo il progetto #labuonascuola, utilizzando tutte le principali tecniche di marketing oggi sul mercato. Tuttavia, come sanno perfettamente tutti gli esperti del settore, se il prodotto non ha sostanza non c’è pubblicità che tenga.


In effetti due lunghi mesi di consultazione virtuale sul sito del MIUR, conferenze di servizio coatte, dibattiti semi-deserti hanno portato ad altri due mesi nei quali il mondo della scuola, e l’opinione pubblica, hanno assistito attoniti ad una serie di tentativi di rielaborazione dei risultati, nella migliore delle ipotesi, fallimentari. Leggi tutto “#LaBuonaScuola, e la vecchia concezione aziendale dell’istruzione “

#Scuola, dal decreto al disegno di legge. Ecco il perché 

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Qualcuno ha capito perché Renzi, lunedì 2 marzo, dopo aver detto alle 18 che per il decreto legge sulla scuola era tutto apposto, che tutto filava liscio, neanche tre ore dopo, alle 20:45, ha fatto sapere che la riforma della scuola non si sarebbe fatta per decreto d’urgenza ma si sarebbe seguito l’iter parlamentare del disegno di legge? In soldoni: Qualcuno ha capito perché, all’ultimo momento, sia saltata la riforma della “Buona Scuola”? O vogliamo davvero dirci che Renzi si sia ravveduto tutto d’un colpo?

Pubblicato su Cronache del Garantista il 6 marzo 2015 Leggi tutto “#Scuola, dal decreto al disegno di legge. Ecco il perché “

Il piano straordinario di assunzioni dei precari nella Buona Scuola

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Pillola sulla scuola in onda su Radio Radicale martedì 3 marzo 2015


Buongiorno agli ascoltatori,

 Oggi, martedì 3 marzo, proprio il giorno in cui dovrebbe arrivare in CdM la riforma della scuola (ma il condizionale è sempre un obbligo perché era prevista per il 27 febbraio, ed è slittata…), – come prima “sulla scuola” – abbiamo ritenuto di doverci occupare della questione precari e del piano di assunzioni “proposto” con la bozza di riforma. Premiare il merito al posto dell’anzianità ed assumere i precari, sembrano, infatti, i punti chiave del provvedimento.

Oggi parliamo in pratica di quello che La buona Scuola di Renzi definisce più volte un “Piano Straordinario di assunzioni”: … … 148mila precari (anche se la cifra sembra essere ballerina) e che, a partire da settembre 2015

per il governo, – e qui cito testualmente – :

consentiranno di ampliare l’offerta formativa, di abolire le supplenze annuali (che tra l’altro costano un bel po’) e di “Chiudere la questione storica del precariato della scuola italiana”.

Bene. Una questione, quella del precariato, definita Storica, anche dal testo della “Buona Scuola”, appunto.

E non si capisce infatti il perché, docenti che da anni – alcuni da oltre dieci anni – continuano ad essere utilizzati su posti vacanti come supplenti,… dovrebbero, come invece avvenuto per troppo tempo, continuare a rimanere precari. Una cosa illegale, contro il diritto europeo. Anche il privato non può utilizzare il lavoratore, oltre i 36 mesi, con contratti di lavoro a tempo determinato!

Su questo delicato aspetto faccio solo notare che la volontà di assumere i precari non deriva da una buona volontà, “di chiudere una volta per tutte la questione”, come sbandiera dal Governo, ma discende dal diritto e dalla legge: un diritto finalmente riconosciuto con una Sentenza che molti sindacati hanno definito storica.

Due settimane dopo il termine delle ‘consultazioni’ del governo su “La buona scuola”, infatti, come un macigno, il 26 novembre scorso, la Corte di Giustizia europea di Lussemburgo ha condannato l’Italia per la violazione della Direttiva numero70, del 1999 della Commissione Europea, giudicando illegittima, da parte del Ministero dell’Istruzione, la reiterazione dei contratti a tempo determinato oltre i 36 mesi.

In particolare, la Corte (cito testualmente) ha stabilito che: 

La clausola 5, punto 1, dell’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato, deve essere interpretata nel senso che osta a una normativa nazionale che autorizzi, …, il rinnovo di contratti di lavoro a tempo determinato per la copertura di posti vacanti e disponibili …”.

(Qui divago una attimo e faccio una parentesi sul concetto che i Radicali conoscono bene, di Stato canaglia: di un Paese che non rispetta più le sue stesse leggi che ai cittadini chiede di rispettare, un Paese che non rispetta le Direttive e i trattati europei: sulla Giustizia, sulle Carceri, nella comunicazione e nel diritto alla conoscenza … ma anche nell’ambito del diritto sul lavoro ha cercato fino all’ultimo di non rispettarle. Fino a quando, finalmente, è arrivata la sentenza della corte di Giustizia europea lo scorso 26 settembre).

I docenti di cui si promette l’assunzione a settembre, nella scuola già ci lavorano da anni. Su posti che, altrimenti, sarebbero rimasti vacanti. 

Solo che da settembre saranno finalmente assunti in ruolo con contratti a tempo indeterminato. 

Osta una normativa che autorizzi il rinnovo dei contratti a TD per oltre 36 mesi!”. È questo l’aspetto chiave.

E l’arrivo di questa sentenza era attesa già da tempo, non solo dai ricorrenti e dai sindacati che l’hanno promossa, ma anche da centinaia di migliaia di precari che in simili condizioni, senza potersi fare un mutuo, ci lavorano da anni. 

Non è il Governo, quindi, a decidere per la stabilizzazione dei precari che – ripeto – da anni consentono di tenere aperta la scuola italiana, ma è semplicemente – ripetiamolo anche questo – l’applicazione del diritto e della legge

E, – per legge e per diritto – gli si dovrà riconoscere pure il danno subito per non essere stati assunti prima.

Ciò che invece decide il governo è che, con la scusa di premiare il merito e per non metterci un euro in più, .. a pagare il conto della giusta assunzione dei precari saranno gli stessi docenti.

I Precari neo assunti, ma anche quelli già di ruolo che vedranno (anzi, vedremo) tutti bloccarci gli aumenti d’anzianità, pochi spiccioli di progressione di stipendi già miseri sotto la media europea, fino al 2018

Dopo di ché gli scatti saranno riconosciuti, ma solo al 66% dei docenti in organico. Il 34% di ogni scuola sarà invece dichiarato, a priori, immeritevole di riceverli e così il governo risparmierà ulteriormente.

Altro che investimento. Ma del gioco delle tre carte, di come vengono reperiti i fondi per fare la riforma della Buona Scuola e di come si intende valutare e premiare il merito per il quale, l’ultima è la pagella per i prof, in attesa della presentazione del decreto delega sulla riforma, ne parleremo un’altra volta. 

Vi ricordo che il testo di questa breve lo trovate anche sui siti www.almcalabria.org,  PilloleSullaScuola.altervista.org, su twitter @ilCandido

Grazie per l’ascolto e una Buona giornata